Alla ricomposizione per anastilosi di nove colonne e di tre capitelli, viene integrata una trabeazione per connettere due ordini architettonici sovrapposti della basilica Ulpia. A ripensare all'evoluzione di questo luogo nei dieci anni che sono passati tra la prima e l’ultima foto mi sembra quasi incredibile che sia potuto succedere. Osservandolo da trent’anni, prima sporadicamente quando potevo mentre negli ultimi anni con molta più frequenza (e curiosità), mi è sembrato tutto molto immobile.
Invece, riguardando queste e altre fotografie sia di questo punto che degli altri cantieri nella zona, ho visto che ogni tre/cinque anni di cambiamenti ne avvengono parecchi. Eppure nella mia mente sembra sia tutto lento o addirittura fermo. Non riesco a capire come mai il mio cervello si fissi solo sul presente come se fosse successo tutto adesso.
Ho osservato questo luogo da ogni angolo, con ogni tipo di luce questi cambiamenti mi fanno ben sperare perché lo rendano sempre più completo e accessibile.
Foto in alto 22 Aprile 2015, al centro 10 Settembre 2022, in basso 03 Marzo 2025
Nel lasso di tempo che è trascorso tra le due foto sono cambiate molte cose al Foro dell’Imperatore Traiano. Come accade spesso non bisogna avere fretta, ma bisogna pazientare e aspettare che i lavori vengano completati.
Da semplice appassionato ho imparato nel tempo che col tempo non si scherza e che per l’archeologia è un fattore molto complesso.
Mi piacerebbe dare una mano ma non saprei neanche da dove cominciare e dove mettere le mani, non ho fatto quel tipo di percorso e a volte ci ripenso e mi chiedo cosa sarebbe cambiato se avessi intrapreso quegli studi.
Foto del 30 Novembre 2024
Foto del 13 Settembre 2013
L’archeologia mi affascina da sempre e a volte mi lascio trasportare dalla mente su come avrei potuto lavorare in quel campo. Poi rifletto anche sul fatto che mi piace di più filmare e fotografare questi siti, vederne i cambiamenti nel tempo, studiarli (ma non per sostenere un esame di Stato) e creare storie immaginarie che mi possano essere utili per il mio lavoro di regista.
Sono anche una persona che raccoglie così tante notizie sull’archeologia, che ad un certo punto mi dimentico di tante cose anche se prendo appunti. Anche perché il lavoro mi porta via tante energie e mi riempie di altre informazioni che non c’entrano con questi argomenti.
Quando visito un sito e ne raccolgo la testimonianza attraverso i video o le fotografie, ho sempre la sensazione che il cervello stia lavorando a qualcosa di piacevole in background, scaricandomi dallo scervellarmi quotidiano e alleggerendo il carico giornaliero. Infatti quando li riguardo, anche parecchio tempo dopo, ho come la sensazione di procedere nel senso giusto.
Foto del 08 Maggio 2010
Più passa il tempo e più si trasforma quello che sembra non voler cambiare.
Sono passato da questo punto del Foro Romano tantissime volte per ammirare dove un tempo c’era la Basilica Emilia e tutto sembra sempre immobile.
Invece la natura si riprende pian piano i propri spazi e noi non possiamo far altro che ammirare e immaginare come doveva presentarsi questo imponente edificio della Gens Aemilia.
Foto del 04 Maggio 2023
Gli Archi Imperiali rimasti nella zona tra il Campidoglio e il Colosseo sono tre: l’Arco di Settimio Severo dietro Palazzo Senatorio, L’Arco di Tito dall’altro lato del Foro Romano all’inizio della Via Sacra e l’Arco di Costantino accanto al Colosseo.
Queste foto sono state scattate in giornate diverse di qualche anno fa, ma soprattutto prima degli interventi di pulizia e restauro che hanno riguardato tutt’e tre queste grandi opere.
Dentro all’area archeologica del Circo Massimo ci sono alcuni resti di un’altro Arco di Tito.
Nella città di Roma possiamo trovare anche l’Arco di Gallieno vicino a Piazza Vittorio Emanuele II, l’ Arco di Giano nel Foro Boario e l’ Arco di Druso accanto a Porta San Sebastiano all’inizio della Via Appia antica e accanto al Museo delle Mura. Sono molto diversi dagli archi trionfali e non hanno sculture.
Gli animali che si possono incontrare nelle varie aree archeologiche sono davvero tanti, come per esempio gabbiani, corvi, piccioni, conigli, gatti e a volte anche granchi. Si, avete letto bene: granchi. Si possono trovare nel Foro Traiano e ce n’è una bella colonia. Qualcuno dice che potrebbero essere lì dal tempo degli imperatori. Non sono facili da vedere e bisogna andarci negli orari giusti, quando il parco archeologico è chiuso e privo di qualsiasi attività umana.
Mi è capitato di vederne solo uno, una quindicina di anni fa e poi non ne ho più visti. Non mi ci sono neanche messo a cercarli in questi anni, ma appena avrò l’occasione cercherò di fotografarli.
E speriamo che non arrivi il granchio blu anche qui…
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